Chi paga la Relazione Tecnica di Compravendita?

Frequentemente mi contattano persone allarmate chiedendo se la Relazione Tecnica di compravendita la paga l'acquirente o il venditore… qualcuno mi riferisce di addetti ai lavori che parlano, con determinazione, di leggi o regolamenti comunali che obbligherebbero l'acquirente a pagare la Relazione. Niente di tutto ciò!

La Relazione Tecnica non è regolamentata da Leggi o da Regolamenti comunali. Non esiste norma regionale, nazionale o locale che impone il pagamento della relazione tecnica a carico dell'acquirente piuttosto che a carico del venditore. 

Sappiate che la Relazione Tecnica non è in uso in tutta Italia ma solo in alcune regioni per un metodo procedurale di cui si sono dotati i collegi notarili. I Notai, non sono tenuti a verificare direttamente se la casa che state vendendo o comprando è in regola. I Notai, in qualità di pubblici ufficiali, certificano ciò che il venditore dichiara di vendere rimettendo la responsabilità al dichiarante.

In alcune regioni come Toscana ed Emilia Romagna, il notariato si è dato la regola che ogni atto di compravendita deve essere accompagnato da una relazione tecnica sottoscritta da un professionista abilitato.

In ogni Atto di Compravendita il Notaio deve, per legge, far dichiarare al venditore sotto la propria responsabilità e consapevole delle conseguenze penali in caso di dichiarazioni mendaci, la posizione urbanistica ed edilizia dell'immobile che vende nonché l'assenza di difformità e abusi. 

Non tutte le persone hanno le conoscenze tecniche per poter dichiarare con esattezza, senza incorrere nel reato di falsa dichiarazione, se la propria casa è conforme alla normativa urbanistica e catastale. Dunque, alcuni notariati e ordini professionali hanno introdotto e consolidato l'uso della relazione tecnica in tutte le compravendite immobiliari a supporto degli aspetti tecnici che i venditori devono dichiarare

In passato, quando la relazione tecnica non era richiesta, molti venditori dichiaravano, anche in buona fede, la regolarità urbanistica e catastale d'immobili che in realtà erano difformi o abusivi, ritrovandosi, anche dopo molti anni, dentro a complessi contenziosi legali.

Per limitare queste situazioni nasce la Relazione Tecnica, redatta da un tecnico abilitato (architetto, geometra, ingegnere) a supporto delle dichiarazioni del veditore per basarle non più sulla buona fede ma su verifiche specialistiche e documentate che il tecnico espleterà sull'immobile in raffronto alla  storia urbanistica e catastale dall'edificazione ad oggi.  

In conclusione, la Relazione Tecnica accompagna la dichiarazione che il venditore farà davanti al Notaio. Per avere la Relazione Tecnica il venditore incaricherà un proprio tecnico di fiducia.

Niente toglie che le parti si accordano affinché la relazione la commissioni e/o la paghi l'acquirente. Si tratta di accordi commerciali leciti.

L'acquisto di una casa è molto complesso e ricco d'insidie; un atto che riporta false dichiarazioni può essere invalidato totalmente e un immobile abusivo o irregolare ha pochissimo valore. 

Il consiglio è che il venditore incarichi un tecnico, di propria fiducia, di redigere la relazione tecnica e che l'acquirente incarichi, a sua volta, un suo tecnico per verificare la regolarità urbanistica e catastale dell'immobile che sta comprando!

Buona Casa!

Tiberio Corsinovi - esperto in compravendite immobiliari

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